Il brevetto in questione presenta un metodo efficace e poco costoso per la creazione di tinte d'incarnato prugna, di rosso-violaceo e di viola, senza l'apporto di coloranti tradizionali quali la Robbia, ma introducendo composti chimici quali la naftilammina e i suoi derivati.
Lo scopo dell'invenzione è quello di mantenere comunque la solidità dei pigmenti vegetali rubiacee utilizzati fino ad allora ma abassando i costi e i tempi di produzione.
La vera novità di questo processo consiste in una colorazione liquida a immersione e non più asciutta dal quale si ricava un colore madre caratteristico: "PUCE"
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